L’Istituto Margherita sorse in Bari per esplicita richiesta della Città e per volontà dei suoi rappresentanti politici che, preoccupati di assicurare una degna formazione culturale e umana alle ragazze della buona società, a fine Ottocento, inoltrarono l’invito  alla Congregazione religiosa delle Suore di Carità delle Sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa, dette Suore di Maria Bambina, a scendere nel Sud dell’Italia.

Pertanto, il 17 ottobre 1898 le suore sono chiamate ad assumere la direzione dell’Istituto Margherita di Savoia, in Via Cavour. Esso comprende una scuola elementare, complementare o di perfezionamento, ed un educandato per giovinette di famiglie distinte della città e della provincia di Bari ed è finanziato dalla Provincia.

Nel 1901, l’allora superiora generale della Congregazione – Madre Angela Ghezzi – volendo aiutare anche le famiglie povere, apre una scuola materna per i bambini bisognosi, che diviene anche centro di assistenza per le ragazze del popolo, in Via Davanzati e affida queste due attività alla Comunità delle Suore dell’Istituto Margherita. Questi due servizi cessano nel 1916 a causa della guerra.

Nel 1912, la comunità, ormai troppo numerosa per l’ampliarsi delle opere, viene divisa in due: Convitto Capitanio e Istituto Margherita residenti nello stesso stabile.

Nel 1924, la Provincia richiede i locali per sistemare l’Istituto tecnico per cui le suore devono lasciare la sede originaria. Preso atto di questa decisione, la Superiora Generale, Madre Vittoria Starmusch dà inizio, nel rione Carrassi, alla costruzione di un nuovo edificio che sarà ultimato nel 1926 e che accoglierà le due comunità con la rispettiva opera educativa. “Il fatto stesso che l’Istituto poté immediatamente organizzare e funzionare come istituto privato, prova quanto quella istituzione realmente si incontrasse con le esigenze locali e fosse radicata nel tessuto cittadino… L’Istituto, in circa un venticinquennio, aveva assunto un’identità barese, viveva in simbiosi con il contesto storico-geografico, aveva avviato una propria funzione cui né la Congregazione né la popolazione si sentivano di dover rinunciare” (prof. G. Cecere).

Nel 1929 viene aperto il Ginnasio, nel 1940 il Liceo classico. Durante la seconda guerra mondiale, un gruppo di suore si dedica pure all’assistenza dei feriti nell’ospedale militare Balilla.

Nel 1958 le due Comunità sono unificate, mentre il Convitto viene trasformate in pensionato universitario.

Nel 1973 viene aperto il Liceo Scientifico che sospende la sua attività nel 1993.

Nel 1994 riprende il funzionamento della scuola materna, interrotto nel 1972.

Nel 1998 si celebra l’anno centenario di fondazione. In tale occasione il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro visita l’Istituto. Nello stesso anno viene istituito un Fondo di solidarietà per sostenere, con borse di studio e aiuti economici, le famiglie in difficoltà che hanno il desiderio di iscrivere i propri figli all’Istituto Margherita.

Nel 2001, la Scuola ottiene il riconoscimento paritario in ogni ordine e grado.

Nel 2016 la scuola secondaria di primo e di secondo grado riconosciuta come Cambridge International School da parte del Cambridge International Examinations, un dipartimento dell’Università di Cambridge. E’ pertanto sede autorizzata per il conseguimento delle certificazioni internazionali.

L’Istituto Margherita ha svolto un ruolo significativo nel qualificare la presenza della donna nella società barese, inserendola nel mondo della cultura. Pur rimanendo fedele alla propria identità, l’Istituto ha sempre adeguato l’offerta formativa alle nuove esigenze sociali, aprendosi, tra l’altro, ad un’utenza mista e al coinvolgimento dei laici nell’insegnamento e negli uffici amministrativi e di segreteria, avviando così un percorso di collaborazione che si qualifica sempre più come assunzione di responsabilità.

Mission

L’Istituto Margherita è una Istituzione della Congregazione delle Suore di Carità delle Sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa dette di “Maria Bambina”.

Essa, ispirandosi al Vangelo e all’intuizione spirituale di santa Bartolomea, riconosce nei giovani di qualunque condizione le persone privilegiate alle quali “giovare”, cogliendo tutte le occasioni per educarli gradualmente a riconoscere l’amore di Gesù per loro, ad aprirsi all’incontro con Lui e ad aderirvi fino a divenire essi stessi strumenti operosi della Sua carità.