Contenuto principale

Camposcuola 2017

UN MONDO BELLO PER ME, PER TE, PER TUTTI. CAMPOSCUOLA 2017
“30 giugno 2017: 14 ragazzi di prima e seconda media, accompagnati dai genitori, raggiungono Villa della Speranza, in località Ostuni, dove li aspettano suor Francesca, suor Alessandra e Marialuisa, giovane educatrice a cui poi si è aggiunto Gaetano, animatore e istruttore di educazione fisica, per dare inizio al camposcuola “Un mondo bello per me, per te, per tutti”. All’inizio, un’esperienza nuova è sempre un po’ “informe” (cosa ci aspetterà, come sarà, cosa faremo?), così come informe era l’universo prima che la Parola di Dio facesse esistere tutto ciò che c’è, quella creazione splendida nella quale siamo stati immersi per una settimana e che il libro della Genesi, giorno dopo giorno, ci ha fatto contemplare nel suo uscire dalla creatività di Dio. Così, tra qualche timore e soprattutto tanto entusiasmo, i genitori ci hanno affidato i loro ragazzi per questo camposcuola nel quale sperimentare un modo di essere insieme profondo e bello, scoprendo i doni della creazione, dell’amicizia e della vicinanza di Gesù.
Abbiamo condiviso i tempi e gli ambienti, i momenti del pasto e del riposo, del gioco e della preghiera, della riflessione e dello scherzo, le gioie e le fatiche dell’imparare a vivere insieme, abbiamo ammirato cielo e mare, sole e terra nelle molteplici attività vissute: la cicloescursione nel Parco delle Dune Costiere; la visita guidata alla riserva naturale di Torre Guaceto; l’osservazione del cielo con Cosimo, appassionato astrofilo e autentico “pozzo di scienza”, capace di affascinarci tutti con i suoi racconti sulle stelle, la luna e i pianeti, facendoci scoprire la sapienza e la cura con cui l’universo è creato; la pulizia della spiaggia, esperienza breve ma intensa per renderci conto che la bellezza del mondo è affidata alla nostra custodia responsabile. Non dimentichiamo poi i giochi con l’acqua, le staffette, il roverino, il gioco dello scalpo, la costruzione degli aquiloni, il laboratorio di cucina, in cui, con l’aiuto delle nostre disponibilissime cuoche Nunzia e Madia abbiamo preparato la cena dell’ultima sera di campo. In tutto questo ci ha accompagnato il libro della Genesi, di cui abbiamo ascoltato nella preghiera del mattino i versetti che narrano uno dopo l’altro i giorni della creazione, la figura di san Francesco e le vicende di tre ragazzini, protagonisti con frate Leone di una storia di avventura e amicizia che ha fatto da specchio a quanto noi stessi stavamo vivendo e insieme costruendo.
Dentro il miracolo della creazione abbiamo potuto godere di quello dell’amicizia che si è costruita e consolidata nel gruppo; abbiamo così fatto esperienza del nostro essere fatti per la relazione, a immagine e somiglianza di Dio, “cosa molto buona”. Per noi suore ed educatori è stata una sfida appassionante accompagnare i ragazzi e immergerci noi stessi in questo cammino; una gioia vederli giocare insieme e divertirsi in modo semplice, scavando buche e canali nella sabbia; un piacere collaborare nelle attività e godere di quanto le guide offrivano nelle diverse iniziative proposte; una gradita sorpresa ascoltare i ragazzi cantare spesso quello che è diventato l’inno del campo: O Signore ti lodiamo per il “Bufus” quotidiano!! Alle alleluia!! Alleluia!
7 luglio 2017: 14 ragazzi di prima e seconda media raccontano ai genitori, con l’entusiasmo prima ancora che con le parole, un’esperienza che ha preso la forma dell’imparare a vivere insieme, dell’amicizia e della gioia di gustare le bellezze del Creato. Noi, genitori ed educatori, ci ritroviamo tra le mani il compito di custodire il dono seminato in questi ragazzi perché la loro vita sia bella come Dio la sogna”.

Suor Francesca e suor Alessandra

“Ho vissuto questo campo scuola dall'altro lato, ovvero come animatrice, e ciò mi ha fatto notare maggiormente come i ragazzi siano cambiati in una settimana mettendo al primo posto l'amicizia tra loro, nonostante all'inizio non sia stato facilissimo in quanto non si conoscevano tutti bene, ma hanno dovuto comunque convivere per sette interi giorni superando le divergenze.
Quello che più mi ha dato soddisfazione è stato sentire che non è mancato l'elemento del divertimento nei giochi e che i ragazzi abbiano voluto condividere con me i loro "questo è stato il mio gioco preferito.."
Dal mio punto di vista è stata un'esperienza che vale realmente la pena fare. Io la consiglierei a tutti per la propria crescita/ maturazione personale”.

Marialuisa